Non possiamo continuamente andare in giro per il Mondo impunemente a dire che gli altri devono dirci la verità che vogliamo.
Se ci rispondono e poi noi facciamo finta che non ci abbiano risposto perché non ci va bene quello che dicono il problema è nostro.
Le relazioni fra Stati, soprattutto se alleati, si basano sulla ufficialità delle comunicazioni.
Se si mette in dubbio quanto ufficialmente ci viene comunicato dai loro Presidenti e non si accetta quello che loro ci dicono, se si pretende di essere un Paese serio, si mettono in crisi le relazioni democratiche o altrimenti si fa fare solo brutta figura all’Italia e si perde ogni credibilità.
Ecco le lettere del Presidente degli Stati Uniti e del Presidente della Repubblica Francese al nostro Presidente del Consiglio già pubblicate nel libro Ustica Storia e Cointrostoria:
– Lettera del Presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton al Presidente del Consiglio On. Giuliano Amato del 24 ottobre 2000.
“Caro Giuliano, ho molto gradito il nostro incontro a Washington. Confermo la nostra stretta cooperazione. Dal momento che, durante la tua visita, non abbiamo avuto l’occasione di discutere delle tue lettere sull’incidente dell’aereo di linea avvenuto a Ustica nel 1980 e della ri- forma del Consiglio di sicurezza della Nazione unite desidero trattarli ora. Circa l’incidente del DC9 Itavia al largo di Ustica, gli Stati Uniti hanno supportato le autorità giudiziarie italiane per molti anni nel loro sforzo di gettare luce sul medesimo. Abbiamo risposto a tutte le do- mande pervenute dai magistrati italiani. Abbiamo anche reso disponibili tutte le informazioni che potessero dare un indizio che spiegasse il de- stino del velivolo Itavia. Siamo certi che non esiste alcun’altra informa- zione che possa spiegare quanto accaduto. Rimango fermo nella convinzione che non vi sia stato alcun coinvolgimento americano di qualsiasi sorta nell’incidente del DC9 Itavia. La sua lettera asserisce che molti punti devono essere ancora chiariti circa Ustica. Se vi fossero altre do- mande suggerisco che sarebbe meglio che ritrattassimo un’applicazione del nostro trattato di mutua assistenza legale” ».
-Lettera del Presidente della Repubblica Francese Jacques Chirac al Presidente del Consiglio on. Giuliano Amato del 27 settembre 2000.
“Signor Presidente, caro amico, ho avuto un grande piacere nel rivederla a Parigi il 19 settembre. In quell’occasione lei ha sollevato la questione di Ustica in relazione al fatto che è imminente l’apertura del relativo processo penale dinanzi alla sesta corte d’assise di Roma. La verità su questa tragedia deve essere conosciuta ed io le confermo il sostegno della Francia per aiutare la giustizia italiana a fare piena luce. Quattordici commissioni e rogatorie internazionali sono state indirizzate alle autorità giudiziarie francesi dal 6 luglio 1990 al 18 dicembre del 1997. Queste commissioni e rogatorie hanno tutte ricevuto risposte che sono state indirizzate al magistrato richiedente (l’ultima trasmissione è in data 29 gennaio 1999). Pertanto, tutte le rogatorie sono state eseguite. La Francia è pronta a continuare la sua cooperazione piena ed intera. Ho preso nota delle questioni prioritarie per le autorità giudiziarie italiane quali esposte nella sua lettera datata 16 giugno. In virtù della Convenzione europea di cooperazione giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959, la quale regola la nostra cooperazione giudiziaria su base bilaterale, sarà nel quadro di nuove domande di cooperazione che potranno essere fornite le risposte. Sappia che da parte mia c’è la migliore attenzione affinché la verità sia acclarata”.